Follow-up diagnosi celiachia – Ti sei mai chiesto quale fosse il giusto iter da seguire per arrivare ad una corretta diagnosi relativa alla celiachia? In questo articolo ti spiegheremo nel dettaglio come il Sistema Sanitario Italiano procede passo per passo, sia in relazione a soggetti adulti, che per i bambini.
AVVISO: Si tiene a precisare che Vivere Senza Glutine non è un organismo medico scientifico e le informazioni contenute all’interno del presente articolo non dovranno, in alcun caso, essere interpretate come consigli medici. Inoltre col trascorrere del tempo e a seconda delle scelte intraprese dalle rispettive ASL di competenza, potrebbero essere intrapresi iter leggermente differenti a quelli riportati di seguito.
Follow-up diagnosi celiachia
Abbiamo già visto cosa è la celiachia ed anche come si effettua una corretta diagnosi. Se ti sei perso queste interessanti letture, al termine di questo articolo ti proponiamo i link di riferimento per poterti informare in merito a questi temi 😉
Introduciamo invece questo nuovo argomento dicendo che, negli anni, il protocollo per la diagnosi della celiachia ha subito diverse modifiche, questo anche grazie ai passi avanti fatti dalla medicina, soprattutto negli ultimi 10-20 anni. Possiamo ritrovare il dettaglio delle linee guida adottate in Italia per giungere ad una diagnosi definitiva, direttamente sulla Gazzetta Ufficiale, al nr. 191 del 19 agosto 2015.
In pratica, è stato studiato uno specifico algoritmo (differente per adulti, o per bambini), grazie al quale è possibile trarre un maggior numero di diagnosi precoci e, congiuntamente, un minor numero di quelle errate. Questo sta già portando (e continuerà a portare, nel tempo) considerevoli miglioramenti sia in termini quantitativi, che di cure inappropriate per pazienti diagnosticati tardivamente o, addiruttura, mai diagnosticati.
Follow-up diagnosi celiachia: adulti
Il follow-up prevede uno screening iniziale mediante analisi del sangue, seguito da una biopsia intestinale di conferma, per i pazienti adulti. Eccone il dettaglio:


Follow-up diagnosi celiachia: bambini
Per la fascia pediatrica, invece, vengono seguiti step leggermente differenti che conducono al seguente tipo di algoritmo (studiato anche per far sì che la procedura seguita in questi casi sia meno fastidiosa possibile per ogni bambino):

In definitiva, la vera novità relativa all’iter seguito per soggetti in fascia pediatrica, è data dalla possibilità di poter giungere ad una diagnosi di celiachia senza dover necessariamente ricorrere alla biopsia duodenale. Ciò sarà possibile però solo in determinate situazioni, ossia con la contemporaneità di tali fattori:
- presenza di sintomi (o segni clinici riconducibili alla celiachia)
- positività anticorpi anti-transglutaminasi oltre 10 volte il limite superiore della norma
- positività EMA (anticorpi anti-endomisio)
- riscontro geni predisponenti HLA DQ2/8
- risposta favorevole alla dieta senza glutine
Ecco il caso nel dettaglio:


Fonti: Ministero della Salute
Documento di supporto scientifico al protocollo per la diagnosi e il follow-up della celiachia

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